minipost #28

27 aprile 2006

Siamo nati per soffrire, per questo ragazzo è davvero l’unica regola per sopravvivere.

I am not surprised

25 aprile 2006

Ci sono le confezioni, che sono più importanti di ciò che contengono. Le tieni lustrate per mostrarle e per mostrartele, facendo di tutto affinchè restino sempre luccicanti.
Poi ti accorgi talvolta che tanto lucide non sono, allora provi a capire perchè. Una botta qui e una lì, giusto per cercare di dare una sistemata. Ma quanto anche la confezione inizia a mollare c’è poco che realmente si possa fare.
Immagini che cambiando il contenuto tutto ritorni come prima, ma non serve neanche quello. Allora inizia il valzer, scatola, contenuto, scatola, contenuto, provando a capire almeno cosa è conveniente salvare: niente.
Non c’è altro rimedio che cambiare tutto, ma non troverai mai niente che possa sostituire quello che hai perduto. Perchè il problema non è fuori, ma dentro, non è quello che vedi, ma con cosa lo vedi. Da quel momento in poi non puoi fare altro che aspettare di diventare cieco, per non distinguere più la bellezza, per non sentirne nemmeno l’odore.
Intanto uomini bionde alla tv sterminano forse più giovani delle droghe pesanti, sicuramente molti di più di quelli uccisi dalle droghe leggere.
E se le scatole si rovinano un po’ più in fretta è anche colpa loro.

Bohémiens

22 aprile 2006

La moralità è l’unico bene di lusso di questi giorni. La trasgressione è a buon mercato, la trovi sulle bancarelle dei mercatini e nelle botteghe artigiane. Povere anime pie si concedono fine settimana devastanti con pochi soldi. Non ci vuole niente, è lì dietro l’angolo.
E mentre in questo paese il televoto decide chi andrà al governo io non trovo niente di meglio da fare che rintanarmi. Io non ci voglio andare fuori, in mezzo a quella gente.
E magari poi un giorno verrà il tempo della poetica del eremitismo, io ne sarò un esponente. Ma nemmeno tanto, perchè precorro il tempo di rompermi i coglioni. Il problema è la ricerca, la ricerca delle parole, la ricerca del mood.
Nessuno si pone il problema della ricerca. Pare che a tutti interessi solo il risultato finale. Punto a, punto b, in mezzo niente. Il mezzo giustifica il fine dico io, altroché. Anche se tutto questo parrà soltanto manierismo, inutile esercizio ludico proteso verso il nulla.
Dopo aver passato settimane a criticare le religioni e il populismo mi accorgo di quanto tempo abbia potuto buttare. Non si tratta semplicemente di anni andati via in un soffio. E’ proprio la tragedia umana, la continua battaglia contro l’inesorabile scorrere degli istanti.
Si perchè per consolazione si considerano gli anni che passano, i mesi e le stagioni. Ho sentito gente parlare di lustri. Perchè male che ti vada non arrivi alle tre cifre e ti senti meglio, niente cifra tonda: sonno tranquillo.
Ma se considerassimo i secondi, peggio ancora gli attimi, allora ci sarebbe da non dormire la notte, per recuperare quanto meno.
Ma dormiamo, ché tanto il tempo non torna più e tanto vale essere riposati.

minipost #27

21 aprile 2006

Bangkok Patana School – The British International School in Thailand

Sogno marino

20 aprile 2006

Come una conchiglia, con la scorza bruciata e dura, con il cuore molle e umido. Vittima di correnti che non si vedono ma che si possono prevedere.
Vivere e crescere con la paura di mostrare gli occhi al mondo, sempre pronto a rientrare dentro, tremante di paura. Il sole intravisto da un spiraglio, con la voglia di percorrerlo, raggio dopo raggio.
Fino a quando un’anima rinsecchita potrà sgusciare da un corpo calcareo, per essere infine nutrimento, opportunità di altra vita.
Come una conchiglia, vuota e sbattuta, portata inerme sulla riva, fra alghe e spazzatura, con in comune solo il peso del vuoto, comunque muoio, sognando il collo di una ragazza.

minipost #26

8 aprile 2006

Tophost rilancia, da un paio di giorni si possono anche registrare i domini .eu ad un prezzo davvero conveniente, pensate solo il dominio costa cinque euro e novantanove più iva, loro lo pagano dieci euro. Se siete interessati e volete anche farmi un piacere c’è il bannerino lì sulla destra.

La danza

6 aprile 2006

Mi dici che ti piaccio, come persona, un bell’uomo. Ok, grazie mille.
Mi chiedi di perdonarti, che eri una stupida a quei tempi, che non capivi davvero quello che facevi e che ti succedeva.
Ma io ero riuscito ad andare oltre vedendo in te angoli di luce tra i mille coni d’ombra, sbagliavo forse?
Mi dici di no, che c’erano, mi dici che ora hai trovato il tuo equilibrio e che sei orgogliosa di te stessa, che ora sei davvero bella, che prima ti nascondevi e facevi la stupida.
Allora, adesso io ti vado bene, perchè tu puoi capire quello che vivi e apprezzare quello che ti accade.
Ma io mi rendo conto di averti sopravvalutata e quindi non mi interessi più, un po’ per principio un po’ per ripicca. Ho serbato per te troppe attenzioni, un inutile sfoggio di stile.
Come su quella giostra, non possiamo stare tutti e due su e guardarci negli occhi, a meno di non avere i piedi saldi sulla terra, dio sa quanto non lo vogliamo.
Continueremo forse a salire e scendere, senza incontrarci mai l’uno nell’altro.
Ho riflettuto su questo, in inglese per astrarmi dalle parole, davanti allo specchio come mi ha detto il dottore.
E ti ho ucciso, ho dovuto farlo, spero non serberai rancore, mi sembra difficile.

Dopo i coglioni quello che mancava era un bel cazzone, giallo.

quesito #2

1 aprile 2006

cosa mettere di sera se ti senti grassa?

>> Io di solito consiglio un sacco di iuta, che aiuta a snellire la figura e in più lascia traspirare la pelle. Quindi doppio vantaggio, a maggior ragione ora che la brezza primaverile rende i nostri sabato sera più tiepidi.
Inoltre non sottovaluterei nemmeno l’aspetto modereccio, pare infatti che le collezioni primavera estate 2007 prevedano un ritorno in grande stile della iuta, proprio come nell’indimenticato alto medioevo.
Potrai avere un anno di vantaggio sulle tendenze, io non ci sputerei su.